
          Tramonti,  grazioso borgo sopra Maiori, deve il suo nome dalla particolare configurazione  del suo territorio “incastonato” tra i monti, intra montes per  l’appunto e la sua notorietà oltre che alla particolare bellezza dei luoghi,  anche alla produzione artigianale di ceste cui sono ancor oggi dediti i  laboriosi “cufanari”.
            Il piccolo centro fece da sfondo ai primi insediamenti dei Piceni, che per sfuggire  alla ritorsione romana, si rifugiarono fondendosi agli Etruschi, tra le colline che  presto si rivelarono un luogo ideale per vivere.
            E’ certo, comunque, che nella storia del luogo, come in quella di tutti gli  altri centri costieri, rimane ben impresso il fondamentale ruolo svolto dalla  vicina Amalfi. La memoria di questi luoghi è ancora viva nelle ben 13  frazioni “tramontane”. La maggiore di esse per estensione è Campinola, il cui  nome la tradizione vuole derivi dalla presenza sul posto di soldati Nolani,  mentre oggi è particolarmente ricordato per la prelibata produzione casearia.  Ed infatti, i gustosi formaggi costituiscono l’ingrediente base di molte delle  ricette locali e, a tal proposito, dai racconti delle genti possiamo ascoltare  un curioso quanto singolare aneddoto che narra di un’immaginaria competizione  tra i Tramontini ed i Napoletani. La leggenda raconta che ad ideare la pizza  siano stati gli abitanti del piccolo centro costiero piuttosto che i  partenopei, a cui va solo riconosciuto il merito di aver “rubato” la preziosa  ricetta. Il percorso terminerà a Minori dove ci attenderanno i pulmini associativi.