Domenica 26 Novembre 2023

IL CIRCUITO DI CAPO MISENO

 

SCHEDA TECNICA

Localita'
di partenza
Arco Felice m. 164
Localita'
di arrivo
Arco Felice m. 164
Caratteristiche
Ambientali
vedute panoramiche e paesaggi aerei; storia e cultura
Difficolta'
"T" Turistica
Dislivelli
+ 200 m↑ - 200 m↓
Sviluppo
5 km circa l'intero circuito
Tempi di
percorrenza
4/5 ore comprensive di soste per raccontare la storia dei luoghi
Periodi
consigliati
Sempre

CONTRIBUTO EURO 25 (Trasporto in pulmini associativi da Salerno - accompagnamento trekking guidato lungo la costa di Capo Miseno)

PARTENZA ORE 8 PIAZZA DELLA CONCORDIA DI SALERNO.

Si precisa che il contributo versato non ha alcuna rilevanza contabile e non corrisponde ad alcun pagamento per prestazioni di guida ambientale e/o turistica. Esso costituisce un solo rimborso per il funzionamento del circolo arci "outdoor campania" che opera come associazione di promozione sociale senza alcuno scopo di lucro e con un "regime fiscale" che prevede una semplice rendicontazione contabile annuale.

 

Capo Miseno è un'altura di 164 m, ben riconoscibile in tutto il golfo di Pozzuoli, che racchiude verso occidente. Da lontano si riconosce per la sua caratteristica forma troncoconica; in pianta esso ha invece una conformazione piriforme, con l'apice rivolto verso sud. Presenta una insenatura verso ovest, raggiungibile solo dal mare, chiamata Cala Moresca.

Capo Miseno è il resto di un antico edificio vulcanico facente parte dei Campi Flegrei, datato fra i 35.000 e i 10.500 anni fa. Esso è situato su di un unico asse insieme ad altri due vulcani situati verso nord e datati alla stessa epoca, costituiti l'uno dal porto di Miseno (i cui bordi residui sono riconoscibili nel lungo isolotto ricurvo di Punta Pennata e di fronte ad esso nelle due punte di Punta Terone e Punta della Sarparella), mentre l'altro vulcano forma tutto il rilievo che caratterizza il centro antico di Bacoli, da Punta del Poggio e Piscina Mirabile fino a Centocamerelle.

L'antica caldera del vulcano di Capo Miseno è situata verso sud nella zona del faro, dove termina la strada che risale il monte, dopo averlo attraversato con una galleria. La caldera è particolarmente ben visibile dal mare. Una veduta privilegiata la si ha prendendo il traghetto che da Pozzuoli porta alle isole di Procida e Ischia, che costeggia il Capo Miseno: la caldera è così riconoscibile quale conca semicircolare, simile ad un anfiteatro naturale. Nelle parti più profonde di essa vi sono state costruite delle villette private attorniate da giardini.

Dal punto di vista geologico Capo Miseno è formato da roccia tufacea gialla che su tre lati cade a picco sul mare; superiormente essa è ricoperta dalla cenere tipica dei Campi Flegrei, la pozzolana bianca, riconoscibile in giacitura primaria sulla sommità del Capo. Solo verso settentrione, dove Capo Miseno è attaccato alla terraferma, vi è un pendio in parte boscoso, in parte coltivato a vigneti, che digrada dalla cima del monte fino all'omonimo paese di Miseno, situato ai suoi piedi.