AL MONTE GELBISON (da Novi Velia)

Il monte Sacro è meta di pellegrinaggi almeno dal Medioevo ['Gelbison' è una contrazione dell'arabo Gebel al-San(am), Montagna dell'idolo], quando fu fondato dai monaci Basiliani il santuario sommitale (X sec.). Ma la montagna era già ritenuta un luogo sacro da molto tempo addietro. Si spera che continui ad esserlo, e che oggi la tradizione e il sentimento di fede non vengano obliterate dal più moderno e banale fenomeno noto come "turismo religioso".Il periodo dei pellegrinaggi sul monte Gelbison, va dall'ultima settimana del mese di Maggio alla prima di Ottobre. La cima è meta di fedeli che provengono anche dalla Lucania e dalla Calabria. E' facile incontrare anziane signore che intonano salmi e preghiere cantate che evocano atmosfere medievaleggianti.
L'ascesa fino a quota 1706m, seppur faticosa dato il dislivello di più di 1000m partendo da Novi Velia, risulta comunque accessibile anche a chi non è allenatissimo. Il sentiero è infatti completamente lastricato, talvolta anche per un paio di metri in larghezza. Durante la salita la vegetazione si fa sempre più rigogliosa, con maestosi alberi a lungo fusto, faggi in testa. Non mancano le tracce delle periodiche ascensioni che ormai si ripetono da secoli: quando le gradinate si inerpicano su per il Belvedere, ad un certo punto
"...s'incontra, salendo sulla sinistra del sentiero, un accatastamento piramidale in pietre sbiancate dal tempo e dalle intemperie; al suo vertice è incastrata una croce in ferro battuto, testimonianza di un antico pellegrinaggio, ed il tutto non supera i due metri d'altezza. Questa composizione simboleggia un monte di gioia, segnavia perpetuo per i pellegrini di tutta l'Europa medioevale... Legati ed attorcigliati alla croce in ferro, oppure infilati tra le pietre del "monte di gioia", alcuni fazzoletti annodati rappresentano antichi gesti di rituali e devozioni espresse dal credente che, nell'attraversare questi luoghi, vuole lasciare qualcosa di suo, di tangibile: segno del passaggio di fede. E' l'effetto di una arcaica gestualità che riesce a trasmettere la strana sensazione di rituali vetusti e pagani"

SCHEDA TECNICA

Localita'
di partenza
Novi Velia (circa 650 m.)
Localita'
di arrivo
Santuario del Monte Sacro Gelbison
Caratteristiche
Ambientali
natura incontaminata e selvaggia con ampi panorami sulla costa e sulla parte interna del Parco del Cilento
Difficolta'
"E" Escursionistica
Dislivelli
+/- 1050 m↓
Sviluppo
12 km per salire e scendere
Tempi di
percorrenza
6/7 ore circa comprese le soste per fotografare
Periodi
consigliati
Sempre tranne la stagione piovosa o troppo calda.