LE CAPPELLE RUPESTRI DI MAGLIANO


SCHEDA TECNICA

Localita'
di partenza
FRAZ. CAPIZZO (m. 660)
Localita'
di arrivo
MAGLIANO VETERE (m. 678)
Caratteristiche
Ambientali
MACCHIA MEDITERRANEA - CAPPELLE RUPESTRI DI INTERESSE STORICO E CULTURALE
Difficolta'
"E" Escursionistica
Dislivelli
+ 450 m↑ - 460 m↓
Sviluppo
8/9 km circa l’intero percorso
Tempi di
percorrenza
4/5 ore circa comprese le soste per fotografare
Periodi
consigliati
Da evitare la stagione piovosa.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

EURO 10

APPUNTAMENTO IN LOCALITA' CAPIZZO DI MAGLIANO ALLE ORE 9 E 30

CHI VUOLE PUO' USUFRUIRE DI UN PASSAGGIO DA SALERNO CON IL PULMINO ASSOCIATIVO CON L'AGGIUNTA DI EURO 5

(ATTENZIONE PERO' I POSTI DISPONIBILI CAUSA COVID SONO SOLO 5).

 

Il percorso si sviluppa completamente nel comune di Magliano tra due dei tre centri che ne costituiscono il suo territorio: Capizzo (luogo di partenza) e Magliano Vetere (luogo di arrivo). Il terzo è Magliano Nuovo del quale durante il percorso si avranno scorci panoramici in lontananza davvero caratteristici data la sua particolare posizione situata su di uno sperone roccioso. L’intero abitato, come quasi tutti i centri del Cilento interno, ha radici storiche che vanno nel periodo compreso tra il Paleolitico e l’età dei metalli, area che ha costituito il punto d’incontro tra culture e civiltà diverse: i Lucani da un lato e i Greci dall’altro. La parte iniziale del percorso proposto è particolarmente appesa e quindi ardua per chi non ha un buon allenamento. Si sviluppa completamente per tornanti che seguono gradoni in pietra fino alla Cappella di S. Mauro. Circondata dal verde intenso della lecceta, aggrappata ad una scarpata calcarea ed elevata rispetto alla posizione del paese che sembra voler proteggere dall'alto, il santuario situato a SE della vetta di Monte Chianello, sovrasta Capizzo. Il sentiero che porta alla cappella è percorso ogni anno, la mattina del 11 luglio, dagli abitanti del luogo con una caratteristica processione con la quale conducono la statua del santo protettore al santuario.
Di qui attraverso un piccolo varco vi è la possibilità di raggiungere le “creste” dalle quali si potranno osservare contemporaneamente la valle del Calore e quella dell’Alento con panorami di ragguardevole bellezza. Attraverso le creste è possibile raggiungere anche la sommità di Monte Faito, la cima più alta del comprensorio montuoso della zona denominato “Rupi di Magliano”. Poco al di sotto della cappella con un facile sentiero si costeggia la montagna passando dapprima sotto la cima del Faito e poi verso la rupe della Noce fino alla loc. Serbatoio. Qui vi è una fontana con acqua potabile ed il luogo si presta per la consumazione della colazione al sacco. Dal Serbatoio un sentiero in cresta porta alla seconda Cappella di S. Lucia costituita da due angusti ambienti, contigui, ciascuno con un altare in fabbrica. Fu ingrandito nel 1945 come ricorda una piccola lapide. Sul muro di fondo della parte nuova, vi è un affresco della santa. Una miriade di candele accese dai giovani e disposte nelle mille piccole cavità delle pareti della roccia, creano un ambiente molto suggestivo. Entrambe le cappelle testimoniano il legame con i culti religiosi primordiali ed in esse troviamo tutti gli elementi legati a questo tipo di culto (la roccia, l’acqua, la grotta, la vetta). Dalla cappella di S. Lucia un comodo e lastricato sentiero ci porterà a Magliano Vetere dove termina il trekking e dove sarà possibile prima di fare ritorno a casa visitare il Museo Paleontologico.