LE GOLE DEL SAMMARO E ROSCIGNO VECCHIA

Il percorso parte dall’abitato di Sacco ove, poco fuori il paese vi è una strada molto ripida che porta alle sorgenti del Sammaro (non è difficile individuarla poiché vi è numerosa segnaletica). La strada dopo alcuni tornanti prende sulla destra con una parte sterrata che termina all’imbocco di un ponte in ferro. Il ponte ha la caratteristica di un unico pilastro posto proprio al centro del fiume. Proseguendo per un camminamento in legno lungo il quale vi sono numerose tabelle che indicano flora e fauna tipica del luogo, si arriva alle gole del Sammaro (uno dei frequenti fenomeni di carsismo tipici del Cilento, una terra ricca di acqua). Le sorgenti del fiume Sammaro sono situate in corrispondenza di un altissimo ponte in cemento alto circa 150 metri su cui transita la strada che collega Roscigno con Sacco in un fantastico paesaggio ricco di verde e di acque. La gola si presenta con impressionanti pareti verticali liscie a picco su pozze e laghetti spesso profondi, nonché con cascate, rivoli e salti tra le rocce. Essa è in pratica una spaccatura calcarea lunga circa 1600 metri al cui sbocco sono presenti due sorgenti, molto vicine. La gola è visitabile con cautela facendo soprattutto attenzione alla scivolosità della roccia. Ripartendo dal ponte in ferro si sale per un sentiero che segue alcuni terreni coltivati. Il sentiero non è generalmente frequentato e non è escluso spesso che chi vi accede abbia difficoltà nel transitare tra rovi e sterpaglie di vario genere. Transitati, si sfocia su una strada poderale di comunicazione tra vari terreni coltivati posti sotto l’abitato di Roscigno Nuova fino ad alcune deviazioni che consentono di imboccare una sottostante strada interpoderale ed a raggiungere le diroccate case dell’antico borgo abbandonato di ROSCIGNO Vecchia. Questo paese, circondato da uliveti, vigneti e meleti, fu ai primi del ‘900, in seguito ai continui smottamenti di terreno e per decisione dell’allora Genio Civile, abbandonato dai suoi abitanti. Furono danni, questi, causati dalla continua erosione dovuta alla presenza dell’acqua che scorreva tra i vicoli, nelle vie, nella piazza, penetrando nelle case e danneggiandone le fondamenta. Definita una sorta di “Pompei del 2000”, il paese ha conservato l’edilizia residenziale e abitativa di fine ‘800 con un antico borgo in un primo momento conservato integralmente con le sue testimonianze storiche e architettoniche, adesso in parte ristrutturato, che offre ai turisti escursionisti quella tipica “immagine da cartolina” tipica del paesaggio cilentano. L’ambiente risulta essere molto suggestivo con la scenografica piazza e la fontana che, integrati tra alberi secolari, sono prospicienti alla facciata della Chiesa di San Nicola Un dedalo di vicoli, rampe e gradinate tipicamente rurali completa poi l’immagine poetica che il paese offre ai suoi visitatori. Il paese è stato tra l’altro scelto come “location” per l’organizzazione di alcune manifestazioni ed in alcuni casi anche come set per la realizzazione di film o fiction. Nella piazza principale, in alcuni locali adiacenti alla chiesa, vi è allestito il Museo della Civiltà Contadina che mostra e conserva i numerosi oggetti di un lontano passato, appartenuti a genti e popoli che qui abitavano e lavoravano in sintonia con l’ambiente circostante (il museo offre un percorso attraverso le quattro stagioni e le principali attività agricole ad esso connesse). L’immagine poetica di Roscigna Vecchia oltre che dalla sua particolarità di borgo abbandonato si è formata attraverso la storia di Dorina, l’ultima abitante “vera” di Roscigno Vecchia, una anziana signora morta qualche decennio fa che aveva persistentemente insistito sulla non volontà di abbandonare il paese (il cui completo abbandono si è di fatto realizzato solo dopo la seconda guerra mondiale). La sua “eredità” è stata raccolta oggi da Giuseppe un signore con una lunga barba che reincarna in chiave moderna, l’immagine di una cultura fortemente legata ai valori della ruralità. Giuseppe è anche il gestore del museo sulla civiltà contadina.

SCHEDA TECNICA

Localita'
di partenza
Sacco (600 m.)
Localita'
di arrivo
Borgo abbandonato ROSCIGNO Vecchia (491 m)
Caratteristiche
Ambientali
campi coltivati, paesaggi rurali, ambienti carsici, abbondanza di acque sorgive
Difficolta'
"E" Escursionistica
Dislivelli
+ 379 m↑ - 270 m↓
Sviluppo
6 km circa l’intero percorso
Tempi di
percorrenza
3/4 ore circa comprese le soste per fotografare
Periodi
consigliati
Da maggio a ottobre. Evitare la stagione delle piogge! Bello per organizzare un picnic.