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LA VIA DEI PRIGIONIERI |
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D A TA: Domenica 13 novembre 2022DIFFICOLTA': tra la ESCURSIONISTICA e la FACILE (per le non eccessiva pendenza) DURATA DEL PERCORSO: CIRCA 3 H. (con soste per fotografare i colori autunnali) DISLIVELLO: + 250 - 250 - LUNGHEZZA DEL PERCORSO: CIRCA 5 KM. COSTO: EURO 15 (contributo associativo comprensivo di primo piatto preparato dalle guide in località "Tre Fontane") + euro 5 per TESSERA ARCI eventualmente non ancora tesserati. La sottoscrizione della tessera è OBBLIGATORIA ed ha validità fino al 30 settembre 2021 (verrà consegnata gratuitamente SOLO per le attività che verranno proposte dopo il 31 luglio 2021. APPUNTAMENTO: ore 9 e 30 uscita autostrada di Padula. ATTENZIONE: si può partecipare usufruendo del pulmino associativo con partenza da Salerno (Piazza della Concordia ore 8) + EURO 10 INFO e PRENOTAZIONI: leo 340 6587806 P r o g r a m m aDalla uscita della autostrada a Padula ci muoveremo con le auto verso Padula e di qui sulla SP che conduce a Paterno. Dopo alcune curve raggiungeremo la sterrata denominata "La Via dei Prigionieri" dove inizieremo il nostro trekking. Una serie di tornanti ci farà guadagnare una magnifica vista sul Vallo di Diano e le cime dei Monti Alburni del Motola e del Cucuzzo delle Puglie (che vedremo nitidamente). Poi "entreremo" in un magnifico bosco di querce, faggi ed abeti fino a sbucare a Mandranello: un esteso pianoro dove pascolano capre, pecore, mucche e vagano in libertà cavalli. Lo attraverseremo tutto fin verso la uscita della zona militare (il pianoro è stato utilizzato fino ad alcuni anni fa come località di addestramento militare). Faremo ritorno verso la S.P. in corrispondenza ed in corrispondenza delle tre fontane prepareremo il nostro primo piatto con la ricotta comprata dal Pastore. Nel pomeriggio prevista sosta nel casolare del Pastore.IN EVIDENZA.... La Certosa di Padula fu durante la Prima Guerra Mondiale utilizata come campo di prigionia per la raccolta di oltre 10 prigionieri ceco-slovacchi Tra il 1915 ed il 1918 in Itala come anche in Francia e Russia i patrioti boemi miravano ad ottenere un proprio esercito nazionale per la indipnendenza dall'Austria-Ungheria. Il corpo volontari dei ceco-slovacchi presenti nei campi di prigionia soprattutto del sud-italia iniziò una riorganizzazione della vita in prigionia arricchendola di attività sportive, artistiche e culturali. Essi, prima della partenza per il fronte nella primavera del 1918 vennero costituiti in battaglioni da lavoro ed impiegati tra il novembre del 1917 ed i primi del '18 in varie opere di pubblica utilità tra le quali appunto la costruzione di quella che oggi è nota come "LA VIA DEI PRIGIONIERI" che conduceva da Padula ai Piani di Mandranello. |
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