CIASPOLATA dal Rifugio delle Brecce alla Zona Lago di MARSICO NUOVO (pranzo al ristorante e visita Paese)

DOMENICA 5 FEBBRAIO 2023

APPUNTAMENTO USCITA MARSICO NUOVO SS DELLA VAL D'AGRI ore 9 e 30 muniti di ciaspole.

CONTRIBUTO ASSOCIATIVO EURO 25

(Per partecipare occorre essere soci del circolo arci "Outdoor Campania")

CHI VUOLE PUO' PARTECIPARE CON PULMINO ASSOCIATIVO CHE PARTE DA PIAZZA DELLA CONCORDIA DI SALERNO ALLE ORE 8 (+ euro 10)

INFO: Leo 340 6587806

 

Giornata "a contatto" con la natura lucana tra i boschi della Sellata. Dal Rifugio delle Brecce per circa 3/4 km nel bosco fino alla zona Lago in ciaspole. Dopo la ciaspolata ci trasferiremo al ristorante Il Pergolato dove degusteremo le specialità lucane. Nel pomeriggio faremo un giro a Marsico Nuovo con una guida locale.

SCHEDA TECNICA

Localita'
di partenza
Zona Lago (1.300)
Localita'
di arrivo
Rifugio delle Brecce (1.300)
Caratteristiche
Ambientali
natura incontaminata e selvaggia conin un bosco fiabesco
Difficolta'
"E" Escursionistica
Dislivelli
+/- 100 m↓
Sviluppo
3 km circa per salire e scendere
Tempi di
percorrenza
3 ore circa comprese le soste per fotografare
Periodi
consigliati
quando farà la neve

L'istituzione del parco della Val d'Agri era stata prevista già a partire dalla legge quadro n. 394/1991 e successivamente ribadita dalla legge n. 426 del 1998, secondo la quale, nell'articolo 2, comma 5, si sarebbe dovuto attuare un provvedimento istitutivo del parco che fu poi emanato nel 2006. Il DPR del 25 luglio 2006, tuttavia, non ottenne il parere favorevole dalla conferenza unificata, sicché, di fatto, un altro provvedimento fu necessario, ossia il DPR dell'8 dicembre 2007[1]. Il forte ritardo, rispetto al periodo dei primi anni novanta in cui fu ideato il progetto e che ancora si registra nell'istituzione degli organi di rappresentanza, è da imputare alle forti pressioni di alcune multinazionali petrolifere, ma anche dell'Eolico, cosa che sta attualmente condizionando negativamente molte altre aree di grande interesse naturalistico e che andrebbero protette.

Il suo perimetro si staglia su una larga parte dell'Appennino Lucano, lungo un articolato confine che dalle vette dei monti Volturino e Pierfaone si estende fino al massiccio del Sirino, che comprende alcune delle maggiori cime dell'Appennino meridionale. Tra questi due complessi, imponenti e frastagliati, si aprono a ventaglio le cime più dolci del massiccio della Maddalena, una catena montuosa, dal profilo dolce e meno elevato, che racchiude l'alta valle del fiume Agri. La sua posizione geografica ne fa un perfetto corridoio ambientale tra le due grandi riserve naturali del parco nazionale del Pollino e del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, al centro del sistema regionale delle aree protette.