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IL MONTE LIEGGIO |
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Il sentiero parte dalla località Curti di Giffoni Valle Piana che si trova lungo la vecchia strada di collegamento tra Giffoni e Serino. Curti oltre che con l’auto è raggiungibile da Salerno con i pulman della SITA. Noccioleti e castagneti caratterizzano l’ambiente di queste zone. In particolare la nocciola “tonda” di Giffoni che gode di un particolare marchio D.O.C.. All’altezza del Monastero di Carbonara parte un sentiero che attraverso noccioleti raggiunge una intersecazione asfaltata che si inerpica tra alcuni castagneti. Siamo nella località Acqua del Butto che testimonia subito le abbondanti tracce della ricchezza d’acqua di questo territorio. La parola “Butto” deriva dalla parola buttare e si riferisce ovviamente al venir fuori dell’acqua in frequenti rivoli, cascate per tutta questa prima parte del sentiero. Il sentiero dopo alcune tratti un po’ appesi che purtroppo si confondono con alcune sterrate probabilmente tracciate per favorire l’accesso alle proprietà dei vari castagneti, giunge al Varco del Cerzone, luogo strategico per i cacciatori di cinghiali che qui vi si appostano nei periodi di apertura della caccia. Al varco il sentiero raggiunge una quota di circa 900 metri con una vegetazione cespugliosa di pungitopo, agrifogli, lecci, caprini, querce e ginestre che limitano il margine dei sottostanti castagneti dalle soprastanti faggete. Di qui i panorami spaziano verso la piana di Giffoni ed il mare verso sud mentre, verso ovest si perdono tra le propagini montuose che delimitano i massicci del Monte Monna e del Monte Stella fin verso Salerno ed il mare con un effetto di suggestiva panoramicità. Dopo poco attraverso una comoda sterrata si raggiunge il bivio per il varco del lupo e di qui la graduale salita che in circa un'ora porta alla cima del monte lieggio. Panorami assicurati. |
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SCHEDA TECNICA
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